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venerdì 22 luglio 2011

Stabilizzatori giroscopici, la nuova generazione

Il comfort di bordo aumenta sempre di più, questa nuova tecnologia promette risultati entusiasmanti,il rollio sembrerebbe quasi del tutto eliminato.


Questi stabilizzatori sfruttano il principio fisico del giroscopio, secondo cui "una massa in movimento offre  maggiore opposizione a una forza esterna che tenta di deviarne la traiettoria"(come una trottola).in realtà di nuovo questa tecnologia  ha ben poco, deriva dal mondo militare e fu sviluppata per semplificare e rendere più preciso il puntamento sulle navi da guerra.
 nel 1932 il transatlantico "conte di savoia" (gemello del più famoso "Rex") venne equipaggiato con due stabilizzatori giroscopici, era la prima volta che una nave passeggeri testava questa tecnologia, le aspettative era tante ma i risultati non furono soddisfacenti, i costi di realizzazione erano troppo alti, il sistema meccanico che comandava l'asse dei due giroscopi non era abbastanza veloce nell'impostare la giusta inclinazione, il che anziché smorzare il rollio lo favoriva, inoltre le sollecitazione a cui era sottoposto lo scafo erano eccessive. Queste ragioni portarono a una rapida scomparsa di questi sistemi dalle navi.

Ma negli ultimi anni la ricerca è andata avanti, oggi sul mercato troviamo degli stabilizzatori giroscopici molto migliorati, l'azienda Seakeeper propone un modello per yacht veramente compatto e funzionale, (lo montano già Azimut; Sunseeker; Leopard e molti altri cantieri.), al contrario dei sui antenati i nuovi modelli offrono semplicità d'impiego, dimensioni ridotte e risultati interessanti.

Un ringraziamento particolare a Luciano per lo spunto.

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